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Immagine del redattoreClaudio Zani

L'ABITO DA SPOSA: LE REGOLE E GLI ACCESSORI

Tanto sognato, tanto atteso e per eccellenza il più immaginato…. L’abito da sposa. Per ogni ragazza rappresenta un sogno che si realizza, viene immaginato e studiato nei minimi dettagli.

E’ una delle primissime scelte

per le future spose

ed è la più importante per loro.


Come scegliere l’abito dei sogni? Quali sono le regole da seguire? E la tradizione cosa dice?   In questo articolo troverete le risposte a tutte queste domande. Gli abiti da sposa vengono generalmente suddivisi in 5 stili: Abito a sirena Abito a palloncino Abito princesse Abito a redingote Abito corto

L’abito a palloncino

Aderentissimo, segue le curve della silhouette fino a circa metà della coscia, dove la gonna si apre ampia e voluminosa e crea appunto una forma simile alla coda di una sirena. L’effetto è sempre sexy. Adatto per le ragazze dal fisico tonico ma non troppo magre. L’aderenza del tessuto mette in evidenza le forme e l’abito deve essere riempito. Una silhouette troppo magra non valorizzerebbe al meglio questa tipologia di abito.

L’abito a palloncino

Al corpino stretto si accosta la gonna generosa sui fianchi, adattandosi alle esigenze sia della sposa esile, sia di quella più morbida, perché nasconde bene le forme. Uno dei trucchi da poter utilizzare per nascondere qualche forma di troppo è spostare il taglio della cintura un po’ più in alto del girovita. L’effetto che si ottiene è di snellire notevolmente la silhouette. Negli ultimi anni le gonne di tessuto hanno lasciato spazio ad ampie e voluminosissime gonne in tulle dei molteplici strati.

L’abito princesse


Un classico, solitamente in pizzo o ricamato, scivolato sui fianchi, che si conclude generalmente con un generoso strascico. Un piccolo consiglio: meglio non esagerare con le lunghezze se non si è altissime.



L’abito a redingote La particolarità di questo abito sono i tagli verticali nell’abito. Essi, spesso messi in evidenza da giochi di impunture, allungano la figura: partendo dalle spalle mettono in evidenza il punto vita e danno slancio alle forme mediterranee.

L'abito corto

Tornato in auge da alcuni anni anche per il modificarsi delle cerimonie e dei ricevimenti. La caratteristica principale lo dice il nome stesso: la gonna è rigorosamente corta. Si gioca molto, in base alle linee stilistiche sulla lunghezza sopra o sotto il ginocchio, dando un tocco "vintage" o "sbarazzino". Un abito da sposa deve sempre avere qualcosa di eclatante dietro, perché è li che guarderanno tutti durante la cerimonia. L’abito nuziale deve essere in sintonia con tutti gli altri elementi del matrimonio. Proprio per questo non dovrebbe essere la prima scelta in ordine cronologico, ma sappiamo bene che l’emozione non sempre si può controllare con la razionalità. Una regola importantissima: una sposa non deve mai camminare all'indietro e per girarsi deve effettuare una svolta più ampia. In questo modo non si calpesta l'abito e si evitano cadute o strappi al vestito. Non sottovalutare l’importanza dello strascico


Se lo adotterete è meglio avere un’amica, una damigella o il wedding planner che vi possa aiutare nei momenti difficili. Sicuramente di grande effetto scenografico, soprattutto per la cerimonia, ma ricordatevi che poi dovrete gestirlo per tutto il ricevimento. Lo strascico può essere: Geometrico: tondeggiante, a triangolo oppure quadrato

Breve: lungo solo qualche decina di centimetri A pannello: nello stesso tessuto dell’abito A volant: dall’effetto molto scenografico A cattedrale: solo per i matrimoni solenni, deve avere una lunghezza non inferiore ai tre metri e deve essere sostenuto obbligatoriamente dalle damigelle.

Velo si o velo no?


Il velo era indossato dalle spose come simbolo di buon augurio. Completa l’abito ma non è obbligatorio. Se non piace, non piace. Ne esistono di diversi tipi: a Madonna: incornicia il viso e prosegue fino a terra a voliera: viene alzato dallo sposo quando la sposa raggiunge l’altare a cascata: anche appuntato sulla nuca, lascia libere le spalle a stola: può coprire anche il capo per scivolare poi sulle spalle alla festa corto: indicato anche per chi si sposa in municipio Il popolo romano lo usava come segno di pudore da parte della sposa, ma anche per coprire il volto della sposa fino alla fine della cerimonia per evitare possibili ripensamenti. Al termine della cerimonia la sposa mostrava il suo aspetto. A quei tempi i matrimoni venivano concordati per interessi e per motivi politici, i due futuri sposi non avevano la possibilità di incontrarsi prima delle nozze. Piccola curiosità, in certe zone del sud il velo della sposa sarà lungo tanto quanto lo sono stati gli anni di fidanzamento. Ad ogni anno corrisponde un metro.

Unica regola fondamentale: il velo va assolutamente tolto al ricevimento! Quando scegliere l’abito da sposa? Indicativamente dai 9 ai 6 mesi prima prendere gli appuntamenti in atelier per poter decidere quale sarà l’abito dei vostri sogni. Nello scegliere l’abito troppo prima si rischia di avere un modello “vecchio” e già visto. Al contrario aspettare troppo può comportare serie difficoltà per la sartoria e le modifiche. Circa tre mesi prima fare la scelta definitiva degli accessori e provarli assieme all’abito. Un mese prima la prova generale… qui tutto deve essere praticamente deciso e l’abito necessita solo degli ultimi ritocchi (generalmente le spose tendono a dimagrire molto per lo stress). L’abito infine va ritirato da 3 fino al giorno prima del matrimonio. Controllate bene al momento del ritiro che ci sia tutto: stola, velo, bustino, sottogonna, accessori vari e che sia perfettamente finito. Appena arrivate a casa toglierlo dal sacco per fargli prendere aria e volume. Da quel momento non va più toccato fino al grande giorno. LE SCARPE

Le scarpe sono importantissime, fondamentali per il portamento, completano l’abito e si vedono! Abbinate ad un abito semplice un paio di scarpe estroso o viceversa. Attenzione a non diventare troppo alte rispetto al futuro marito e un piccolo consiglio: rodare le scarpe qualche giorno prima per evitare scivoloni. Il portamento ideale: testa alta, su col mento, schiena dritta, spalle distese e braccia rilassate, addominali attivati e ginocchio teso. Non indossare mai un tacco sopra le proprie possibilità, bisogna capire qual è il limite a cui salire per mantenere una camminata elegante e disinvolta, anche per arrivare all’altare.

I GUANTI Tempo fa erano fondamentali, quasi indispensabili, per una sposa. I tempi sono un po’ cambiati e ora il guanto è passato un po’ di moda. I materiali con cui sono fatti possono essere il pizzo, tulle, seta leggera nella bella stagione oppure raso pesante o capretto quando fa più freddo.

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